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Una piccola vigna in mezzo agli olivi fra uno stagno salato e una chiesetta romanica, a Serdiana, alle spalle del golfo di Cagliari. È il luogo che abbiamo scelto per creare un vino nuovo da un vitigno antichissimo: il Nasco, sardo da millenni, portato dai navigatori fenici. Si usa vinificarlo in dolce. Noi abbiamo invece scelto di vinificarlo in secco, anticipando di un mese la vendemmia. Lo abbiamo affinato sulle fecce nobili e in piccole barrique francesi. Lo abbiamo sposato con pochissimo Vermentino. Iselis bianco è nato così. È giallo paglierino, con un profumo che fa ricordare fiori gialli e frutti, un gusto ampio ed avvolgente che accoglie e non si fa dimenticare. Si accompagna con i piatti più equilibrati della nostra terra e del nostro mare, dagli antipasti di pesce alle carni bianche, ai formaggi di media stagionatura.
trapeo